mercoledì 2 novembre 2011

Una Vegana anti....animalisti!

La vita di una vegana è favolosa...finchè non incontra gli "animalisti".
Esistono diversi tipi di animalisti, da quelli fondamentalisti a quelli "amo il cane mangio la mucca".
Tra questi due estremi, esistono una serie di sfumature, tutte, allo stesso modo, odiose.

Ho sempre cercato di utilizzare questo blog come mezzo di informazione, ma essendo il mio blog, voglio prendermi la libertà di scrivere un mio pensiero. 

Quando sono entrata nel "mondo animalista" pensavo di aver trovato l'El Dorado, e invece sono finita in un girone infernale.
E' vero! Dobbiamo ammetterlo! Gli animalisti sono strani! o, per lo meno, la maggior parte di loro.
Specifico che, probabilmente, anche io appartengo a qualche sfumatura di queste, quindi forse faccio autocritica.
Esistono animalisti, che meglio dovrebbero essere chiamati gattari o cagnari (?), che si prodigano per salvare cani e gatti di ogni genere, ma non provano alcun risentimento nel mangiare animali di altre specie. Per me, queste persone, non hanno ancora capito cosa è lo Specismo. E forse ne sono i nemici piu grandi, perchè sono capaci di provare affetto e compassione per esseri diversi da loro ma non per tutti. Come se io aiutassi un marocchino ma non un indiano, questo sarebbe razzismo? non lo so. se non aiutassi gli stranieri sarei razzista. ma se aiuto solo una categoria di stranieri, maltrattando gli altri, cosa sarei? è razzismo anche quello forse. non so.
Comunque, questa tipologia di "animalisti" amano cani e gatti ma mangiano gli altri.

Dall'altra parte ci sono i fondamentalisti, a cui spesso mi sono associata. Sono coloro che ucciderebbero tutti gli altri esseri umani, in nome del benessere animale. La maggior parte di questi "animalisti" (secondo la mia esperienza ovviamente, ma ripeto, questo è il mio blog) sono filosofi. O meglio, pseudo-filosofi. Sono persone a cui piace sentire il suono della propria voce, e scrivere mail chilometriche nelle mailinglist animaliste a cui sono iscritti (di solito sono iscritti a tutte quelle esistenti). Questi filosofi sono convinti che tutti siano interessati a ciò che dicono e se non lo sono, è perchè sono degli idioti. Capisco d'altra parte la tipologia degli animalisti che agiscono in modo confuso e che spesso fanno piu danni che altro. Direi che il giusto starebbe nel mezzo. Bisogna ragionare, discutere, pensare e confrontarsi e poi agire. Invece molti preferiscono passare ore e ore a confrontarsi ma poi nel concreto non fanno nulla. Ci tengo a specificare che molti di questi filosofi (sempre per esperienza personale) si dichiarano antispecisti ma non hanno il minimo rispetto per le persone che non condividono il loro modus vivendi. Anche qui, antispecisti?  bisognerebbe avere rispetto delle persone anche, non solo degli animali. Rischiamo di ottenere il risultato opposto: allontare le persone.

Poi c'è la categoria dei disadattati. I gruppi uniscono e l'avere un fine comune permette molte volte di socializzare. Purtroppo, e non capisco come mai, molti animalisti sono persone che al di la dell'animalismo hanno difficoltà ad avere vita sociale, per loro stessa ammissione. Potrei pensare che questa categoria venga associata ai fondamentalisti, che non si "mischiano" col resto della società specista e carnivora, ma invece no, è la società che li rifiuta e non per il loro essere animalisti.
Sinceramente io non mi sono mai sentita discriminata in quanto animalista. Certo, ho dovuto subire risatine, sfottò, rispondera alle solite FAQ, però non mi è mai capitato di essere esclusa, neanche da cene o altro, semplicemente mi avvisavano delle pietanze e mi organizzavo di conseguenza. 
Insomma, spesso la causa animalista diventa un raduno di disadattati e fatebenefratelli. E questo è un peccato.    Non sono mai stata una sostenitrice della frase "l'abito fa il monaco", soprattutto considerato che sono una darkettona, seppur cresciuta e "ripulita" rispetto alla fase adolescenziale; però mi sento di fare una critica a tutti coloro che si presentano alle manifestazioni, presidi e soprattutto banchetti (in cui si deve avere un contatto col pubblico non animalista) in tenuta "punkabestia". Io penso che per avere un certo grado di credibilità nella società in cui viviamo bisogna presentarsi in modo decoroso. Parliamoci chiaro, chi darebbe ascolto ad un barbone puzzolente che ti si avvicina con un volantino in mano dicendo "non mangiare carne!". ...bisogna essere realisti! Probabilmente il barbone puzzone può anche dire cose giuste, ma la signora Giulia, non si fermerà mai a sentire le sue ragioni e continuerà per la sua strada. Se invece alla signora Giulia, le si avvicina un uomo ben vestito, con un bel sorriso, con un volantino, che le spiega i benefici per la sua salute, per l'ambiente, per gli animali, ecc. allora, forse, la signora potrà pensare che abbia ragione.
Io non dico che questo modo di vivere secondo le "etichette" sia giusto, dico solo che se vogliamo ottenere qualche risultato oggi e non in una società utopica, dobbiamo capire quali sono i modi per ottenerli. Con i paraocchi non andremo da nessuna parte.   

Ma torniamo a noi,  mi va di parlare di un'altra categoria, con cui purtroppo ho avuto un contatto molto diretto. Gli animalisti arrivisti. Sono scalatori sociali che hanno fallito in altri campi e cercano rivalsa nel mondo animalista. Si tratta spesso di persone che occupano "cariche" importanti, come responsabili di sedi, presidenti di associazioni, fondatori di coordinamenti e movimenti. Sono persone a cui la causa animalista interessa senz'altro, ma non è al primo posto. Sinceramente non nutro rancore per queste persone, mi fanno solo un'immensa tristezza e soprattutto credo sia un dispendio non indifferente di energie che dovrebbero, invece, essere canalizzate verso l'attività animalista.  

Ci sono poi gli animalisti che non prendono posizioni. Strano no per un animalista antispecista, non prendere una posizione, non difendere una persona offesa e che subisce malelingue e soprusi!  Non pensate sia assurdo? Beh, io si!   Ho sempre pensato che l'animalismo fosse un traguardo ulteriore che raggiungono solo le persone sensibili e di buon cuore, e invece mi devo ricredere, non è cosi. E' solo una via, una strada parallela alle altre strade del bene, non è una strada che con le altre confluisce in un centro di bontà.

Passiamo poi alla categoria animalisti da tastiera. Sono coloro che dietro un pc sono "bum e bam" "facciamo! andiamo! sfondiamo"....e poi agli appelli rispondono "ci sarò col cuore".  Probabilmente queste persone avranno una buona scusante per non partecipare mai, e probabilmente sono le stesse persone che "ho un grave problema fisico per cui sono costretta a mangiare carne" e che sotto gli annunci degli animali cercacasa scrivono "che bello che sei! sei stupendo! prendetelo voi sennò lo faccio io!!! e poi ne ho già uno di cane/gatto e non va d'accordo con gli altri!"....a voi le conclusioni. la mia è "STATE ZITTI!"...

Poi gli animalisti "esibizionisti". Sono quegli animalisti che fanno di tutto per apparire ovunque e dire "ho fatto questo, ho fatto quello, quello sono io!"... a questa categoria appartengono diversi sottogruppi. Ci sono quelli, soprattutto quelle, che si fotografano nudi sul divano e con photoshop scrivono "go veg", oppure "no pellicce".... ci sono quelli, e soprattutto quelle, che si fotografano i muscoli e/o il culetto e mettono la foto nella cartella "per gli animali". ....bah!
Spesso questi soggetti sono accompagnati da amici che consigliano di mostrare il corpo per la causa animalista. E' vero, non prendiamoci in giro, che mostrare il corpo attira l'attenzione. Anche se ormai è piu difficile vedere una persona vestita che le sue parti intime, ma questo è un mio parere. Fatto sta che ancora oggi, nonostante il facile accesso alla visione di corpi nudi, questi richiamano giornalisti e tv. E' pur vero che negli anni 80 (?) mostrare il pelo pubico aveva senso per protestare contro le pellicce. Oggi non so.
Ma forse stiamo esagerando, no? I "filosofi" dicono che mostrarsi aumenta il sessismo...è sessismo anche se io scelgo di mostrarmi? non lo so. so solo che si esagera da entrambe le parti e so che il "pubblico" carnivoro e specista è attratto dai corpi nudi. solo che rischiamo di essere esibizionisti e di non far capire il messaggio animalista.

Poi c'è la categoria "animalisti in incognito". Sono coloro che pur simpatizzando per la causa animalista non protestano, non lo dicono a nessuno, e vivono nella società tranquillamente, senza esporsi se non con pochi fidati. Queste persone, per timidezza, menefreghismo o chissà che, sono, a mio avviso, pressocchè inutili alla causa animalista intesa come lotta, ma sono comunque utili se boigottano prodotti testati e sono vegan. Bisogna capire se essere animalista è una vocazione come i testimoni di geova e quindi bisogna convertire il prossimo mostrando la giusta via, oppure vivere ognuno la propria esistenza rispettando gli altri, anche se questo significherebbe rispettando i nostri vicini di casa che massacrano i nostri fratelli animali. non so.

Contrariamente a questa categoria ci sono gli "animalisti scassacazzo", estremo opposto al precedente. Fanno di tutto per convivere con la società ma non mancano di far notare lo specismo, il massacro, e quanto altro appena gliene si presenta l'occasione. Ma questo disappunto non lo esprimono con educazione e pacatezza, necessari in alcuni contesti, ma sempre in modo aggressivo. Secondo me, allontanano solo le persone dalla causa animalista e appaiono come pazzi.

Gli animalisti "disperati", sono quelli che durante i presidi scoppiano in lacrime inconsolabili, urlano, si disperano come se stessero sgozzando un animale o un figlio davanti agli occhi. Sebbene le proteste trattino argomenti dolorosi, credo sia necessario mantenere la calma e non farsi sopraffare dai sentimenti per non scatenare un'isteria collettiva.

Vicino a questa categoria voglio mettere anche gli animalisti "disinformati", sono coloro che nonostante abbiano internet chissà perchè non conoscono i siti dove vedere certi filmati, o altri dove reperire informazioni e vogliono vederli o leggerli insieme agli altri animalisti in momenti come riunioni di associazioni o di coordinamenti. Non ho nulla in contrario nel fare riunioni con questa finalità, credo però che sia opportuno trovare il luogo ed il momento adatto e soprattutto rispettare gli animalisti che vivono il dolore (e la conoscenza, che sono sinonimi troppo spesso) in privato.

Sicuramente esistono moltissime altre categorie di animalisti che ora non ricordo o che ho avuto la (s)fortuna di non incontrare ancora.
Ora come ora, credo che se non fossi animalista e vedessi dall'esterno questo girone dantesco popolato dagli animalisti sopra citati, andrei di corsa a mangiarmi una bistecca.
E mi spiace anche non partecipare a certe iniziative, a certi eventi o manifestazioni e ancor piu non sentire ancora l'entusiasmo che sentivo all'inizio nel parteciparvi.
Da ragazza 25 enne, speranzosa nel cambiamento del mondo in positivo, pensavo che incontrare persone animaliste significasse incontrare persone buone, sensibili, intelligenti, e invece ho incontrato semplicemente persone; diverse tra loro, con i loro difetti e con dei disagi in piu della gente comune, e davvero non riesco a spiegarmi il perchè. Ho sentito alcuni dire che gli animalisti hanno avuto problemi di affetto familiare e quindi si concentrano sugli animali per compensare la mancanza d'amore. Io credo che questo sia vero solo in parte, e solo per alcune persone. Ho scoperto che l'animalismo è riempire un vuoto d'affetto, una scalata sociale, un modo per mostrarsi, un modo per "fare gruppo", un modo per uscire di casa, è una cosa da tenere nascosta o da mostrare ad ogni modo, è un problema e un'unica cosa di cui vantarsi.
Io spero davvero che nonostante i nostri difetti da umani, gli animali possano trarre vantaggio da questo casino. Spero che anche se siamo fatti cosi, riusciremo a salvarli.
Detto ciò, la vita di una Vegana è favolosa, davvero! Basta solo che stia lontana dagli animalisti!
con affetto

25 commenti:

  1. divertente e ci ritrovo molte verità! ma, posso farti una domanda simo? com'è allora l'animalista "doc"? una domanda provocazione lo so, ma un po' mi interessa la tua risposta :) un abbraccio, strega

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  2. eheheh, bella domanda.Per me sono quelli dell'alf, quelli che sono in galera per aver liberato animali o fatto "atti" sovversivi che hanno portato a grandi risultati. quelli che hanno scritto libri o girato documentari che hanno permesso a noi tutti di aprire gli occhi. Forse loro sono i veri animalisti, ma queste sono azioni, può essere che al di la di queste azioni siano in qualcuna delle categorie che ho scritto. Forse tutte le categorie sono animalisti doc se consideriamo le loro sole azioni pro animali e non il fatto che sono persone. :)

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  3. Divertente e... ahimé vero! Il mio disagio maggiore è con gli incazzosi. Per me Vegan vuol dire sensibile, attento e rispettoso con tutte le specie viventi e con il mondo in cui vivono e non capisco chi parla di rispetto e nonviolenza con toni bellicosi. Di fronte a certe immagini, anche alle più atroci, io penso che non si possa dire "spero che crepino", "vorrei fare a loro quello che hanno fatto a quel cane" o cose così!
    Tutto vero, e fortissime le vignette che hai scelto (quella sugli esibizionisti è super:))

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  4. grazie mille Anna. capisco benissimo quello che dici, purtroppo molte persone diventano "insensibili" nei confronti dei propri simili, forse anche cattivi o forse si sentono superiori. e' pur vero che, a volte, le persone "sensibili" ed empatiche sono stanche di subire tutta questa violenza e forse sarebbe il caso di scaricarla! :D

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  5. Ottimo articolo e perfetta analisi. Io penso però che l'animalista doc non esisti in realtà. Che gli animalisti e i vegetariani/vegani siano un pò tutti questi tipi umani. Io, personalmente, che non mi autodefinisco animalista, mi sono ritrovato in diversa percentuale in alcune di quelle tipologie come credo chiunque si faccia un minimo di auto analisi.
    Comunque complimenti

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  6. grazie mille! sisi, anche io mi rispecchio per piccoli aspetti in molte delle categorie citate! :D

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  7. Mi sono ritrovata qui per puro caso, ma il tuo articolo mi ha interessato parecchio. Premetto di non essere vegana, per quanto rispetti con tutto il cuore chi invece lo è; credo semplicemente che siano due modi diversi di vedere lo stesso problema. Per me, ad esempio, il problema è la mancanza di rispetto dell'uomo. Credo che se l'essere umano fosse capace di rispettare il mondo che lo circonda, attività come la caccia che sembrano brutali ai nostri occhi potrebbero essere accettabili. Dopotutto, gli animali cacciano, e noi in quanto animali abbiamo gli stessi diritti a farlo, solo che con tutti gli animali che vengono allevati e uccisi negli allevamenti, ucciderne altri è semplicemente ridicolo. Il modo di cacciare degli animali è diverso: in qualche modo loro rispettano la loro preda, e cacciano rispettando delle precise leggi naturali che sfuggono alla maggior parte delle persone. Non a caso nessuna preda, tralasciando l'intervento dell'uomo, rischia l'estinzione a causa del predatore. E' un equilibrio che esiste sul nostro pianeta ben prima della nostra nascita, e in un modo o nell'altro siamo riusciti a comprometterlo. Ciò che una volta era lecito adesso sembra mostruoso (come la caccia) semplicemente perchè è fatto da "mostri", o, per intenderci, gente senza rispetto.
    Io amo questo mondo, anche se probabilmente ora è al suo declino, ma continuo a sperare che un giorno possa guarire. Credo che le persone come te diano un contributo fondamentale a questa guarigione, e spero che con le tue parole possa far riflettere tanta gente. Almeno hai fatto riflettere me. Grazie.
    Rachel
    p.s. A volte il mio gatto gioca con delle farfalline in giardino. Invidio un po' la sua spensieratezza. Per lui uccidere per divertimento fa parte della sua vita. A causa di ciò che l'uomo ha fatto a questo mondo, per me è diventato un peccato madornale.

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  8. Vengo da una realtà piccola, un paese anonimo come tanti altri.
    Ho 25 anni e sono vegetariana per scelta da quando ne avevo dodici. Amo gli animali e la mia famiglia mi ha sempre insegnato ad averne rispetto...non ho passato un giorno della mia vita senza averne intorno.
    Per Amore alcuni mesi fa mi sono trasferita a Milano e ho conosciuto "l'animalista" di città: stupido, saccente e arrogante.
    Un appartamento piccolo, lui sempre via per lavoro. Mi mancava il giardino, i miei gatti, il mio cane, decido di cercarne uno e vengo a contatto con le Associazioni Animaliste(?).
    Premetto che al mio "paesello" ero volontaria al gattile, dove ho conosciuto persone splendide e altruiste pronte ad accoglierti a braccia aperte.
    Comunque...girovagando su un noto sito di annunci vedo la foto di questo cagnolino splendido, telefono e parto: mi faccio due ore di macchina per andare a vederlo. Arrivo e una donna sulla cinquatina con circa 10 cani rinchiusi in casa me lo fa vedere e inizia il terzo grado...è venerdì (ore 19). Le dico che entro un paio di giorni le farò sapere. Parlo con il mio ragazzo che è stato via il week end, vado dalla padrona di casa il lunedì (siamo in affitto e ho bisogno il suo consenso) e il martedì la chiamo. Parte una valanga di insulti perchè ho chiamato ben quattro giorni dopo al posto che due, mi dice che sono una persona inaffidabile, mi giudica, mi insulta e dice di essere contenta di non avermi dato il cane. Ho pianto per una settimana...e l'annuncio di quel cane dopo due mesi era ancora lì!

    Questo succede circa cinque mesi fa.
    Pochi giorni fa, dopo essermi ripresa da questa brutta storia, decido di contattare un'associazione che si occupa di gatti per fare del volontariato...sembrava chiedessi dei soldi! "Ma sai cosa significa lavorare in un gattile?" "Voglio essere chiara fin da subito...non si viene qui per accarezzare i gatti ma per pulire!" Mi sono sentita uno schifo...comunque alla fine della predica sul fatto che sia un impegno (ma va?!)e che non sia un gioco e che loro pagano un'assicurazione per ogni volontario mi dice che "sono a posto con i volontari!".

    Quanto vorrei tornare al mio cavolo di paese...l'ho tanto odiato ma mi manca da impazzire. Lì i volontari erano ben accetti.

    Mi definivo animalista...ora posso dire Odio Gli Animalisti!
    Io semplicemente cerco di portare rispetto per gli esseri viventi con umiltà, non mi credo migliore di nessuno.

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    1. ciao AnnaC. mi spiace tantissimo per la tua esperienza. ma come gia saprai, esistono persone e persone. è vero, molto spesso chi si occupa degli animali pensa che gli altri non abbiano nulla da fare nella vita e sono decisamente iperprotettrici, rischiando di fare male invece che bene. So anche come funzionano le vicende "volontari", a volte sembrano una setta... quello che voglio dirti io è di fregartene, perchè cosi come nella vita prima di incontrare una vera amica troverai solo stronze, cosi nel campo del lavoro prima di trovare un collega onesto troverai solo arrivisti, cosi tra gli animalisti incontrerai molte persone piene di se. forse questo dipende dal fatto che essere animalista significa combattere ogni giorno per sostenere le proprie idee, e alla fine non si distingue il nemico da chi non lo è. :) fammi sapere se ci sono sviluppi! :)

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  9. Ciao, premessa: non sono vegana, non sono animalista ma amo tantissimo gli animali, però quando capita me li mangio. Non amo particolarmente gli animalisti, soprattutto quelli che postano in continuazione petizioni, fotografie di occhi dolcissimi e quant'altro, anche perchè poi se ne fregano se hanno l'ultimo modello di oggettino hi-tech che è costato la vita a chissà quanti, o mangiano banane e gamberi a volontà (per fare un esempio), che sono molto più dannose per l'ambiente = uomo = esseri viventi.
    Io rispetto chi è vegano e vegetariano, anche se probabilmente non capisco pienamente questa scelta: qual'è, oltre al salutismo (pienamente d'accordo) il motivo che ti fa dire: non mangerò più carne? La sofferenza arrecata all'animale?
    Io nella mia ignoranza olistica penso che ogni essere soffra, animale, vegetale e perfino minerale.
    credimi, non voglio farti una critica (anzi mi è piaciuto molto l'articolo), vorrei solo cercare di capire da una persona che mi sembra ragioni sulle cose, e sia abbastanza critica su se stessa.

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    1. ciao sara, grazie per il messaggio. io sono d'accordo con te, si fa tanto proselitismo e si giudicano gli altri e poi alla fine abbiamo l'ultimo modello di cellulare, o un suv. ..quello che mi spinge e credo spinga molti, verso una scelta di vita vegana, è il cercare di fare il possibile per migliorare le cose. ti spiego, sicuramente non risolveremo tutti i problemi del mondo, ma forse ne risolveremo una parte. diciamo che ho preso coscienza del fatto che io faccio parte di questo mondo e devo fare la mia parte, ovviamente secondo quello che credo sia giusto. cosi come i medici senza frontiere (a cui non mi permetto di paragonarmi) o anche chi lotta per i diritti dei bambini, delle donne, insomma, tutti quelli che perseguono un obiettivo di miglioria, sono persone consapevoli di esserci nel mondo, che si sono rese conto che qualcosa non va e quindi cercano di cambiarlo. :) hai ragione, forse anche le piante soffrono, ma se dovessimo gettare le armi perchè tanto anche le persone soffrono e tutti soffrono e niente serve a niente, potremmo anche ammazzarci a vicenda, o mangiare le persone, o non avere rispetto alcuno per niente. invece cerchiamo di fare la raccolta differenziata, cediamo il posto sull'autobus ad una vecchietta, compriamo cosmetici ecobio, e non mangiamo animali, perchè vogliamo cambiare le cose. :) spero di aver risposto alla tua domanda, e se non è cosi chiedi pure. :) ciauz

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  10. io sono espressamente ANTI VEGANO anche se amo l' ambiente!

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  11. ahah io invece li ODIO i vegani!!!!! li mangerei tuttiiiii!!!!!

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  12. ciao,l'articolo e'molto simpatico e ho voluto rispondere perche emerge da quello che scrivi che prima che vegana e animalista sei una persona razionale e tollerante.
    fin'ora l'unico genere di animalisti che ho incontrato sono quelli arroganti,ottusi,rissosi etc...i rompipalle insomma e meno male che oggi scopro che anche tra gli animalisti c'e'qualcuno che non li sopporta come me.
    detto questo ti scrivo per avere risposte ad un paio di domande che non oso porre alla sopracitata classe di animalisti perche'mi sono gia costate insulti e uno sputo.
    io mangio carne,va detto che me la produco da solo nel senso che allevo(all'aperto e in spazi molto ampi per uso e consumo personale)alcuni animali e in genere mangio la mia produzione quindi non incentivo l'allevamento industriale,ne'la grande distribuzione,produco anche ortaggi e frutta,ma non per la vendita,tutto per hobby e perche' voglio cibo piu'salutare e di qualita superiore anche e soprattutto nel gusto.
    molti antivegani portano come argomento il fatto che l'agricoltura intensiva con la necessita'di trattamenti,pesticidi,veleni,deforestazione,e operazioni meccanizzate producono piu'danni agli animali che altro,ovviamente questo e'falso ma che il danno lo producano seppur minore e 'un fatto che non penso si possa discutere almeno se hai una piccola cultura riguardo l'agricoltura.
    a fronte di questo la mia prima domanda
    1)non usando agenti chimici (biodinamica,ti consiglio vivamente di documentarti a riguardo) e gestendo a mano orto e mini allevamento produco sicuramente meno sofferenza e morte nel mondo animale che mangiando prodotti vegetali che vengono dalla produzione di massa.conviene economicamente e ci si perde solo di tempo(neanche troppo,mezz'ora al giorno),allora perchè chi di tempo ne ha per andare a tutte le manifestazioni e proteste non lo usa per fare la "mia scelta"? perché essere animalisti e'considerato etico e cio'che faccio io non lo e'benche io non torturi nessun animale e ne uccida direttamente e indirettamente meno di quanti ne uccidete voi indirettamente???
    seconda domanda che sorge dalla mia esperienza personale:
    2)tu dici che essere vegana e'fantastico ma i vegani che conosco io sono gente rissosa e sempre di cattivo umore nervosi e pronti a scattare alla prima velata critica,tu che conosci il mondo sai dirmi da che dipende?puo'essere dovuto a malnutrizione(per loro colpa,ovviamente una dieta vegana e ben fatta puo'essere ugualmente completa)o devo aspettarmi che le cose migliorino e il nervoso c'e'solo nella fase iniziale(un mio caro amico e'diventato vegano da poco)?oppure e'un problema congenito che si e'attivato casualmente solo ora,cioè una stronzaggine cronica che non c'entra nulla con l'alimentazione?
    ultima domanda piu'sulla filosofia che non mi e'ancora chiara poi ti lascio e mi scuso per essere stato prolisso ma volevo essere preciso per evitare troppi fraintendimenti:
    3)topi,scarafaggi e zanzare,o infestanti in generale non meritano lo stesso rispetto essendo animali?io non credo si possa fissare una linea oltre cui non c'e' più pieta'e rispetto senza introdurre una definizione totalmente soggettiva e arbitraria di cosa è etico e cosa no.
    ma allo stesso tempo mi chiedo se il rispetto per queste specie c'è come comportarsi in modo animalista ortodosso se la tua casa ad esempio e'infestata?ci tengo a precisare che molti infestanti non sono realmente dannosi ma soli un po'fastidiosi.
    aspetta le tue risposte e se sei arrivata fin qui ti ringrazio per il tempo dedicato ;)

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    1. eheh ciao nicola, grazie per il messaggio, lungo ma divertente. e anche molto interessante. a dire il vero anche io a volte sono rompipalle e sembro "rigida" su alcune posizioni, diciamo che dipende dalla giornata e da quanto ho voglia. :) allora, premetto che quando ho letto che allevi e uccidi tu personalmente mi sono venuti i brividi. Gia pensare di uccidere un animale con un corpo caldo, sangue, movimenti..insomma è una cosa certamente personale in base alla sensibilità, ma dio, mi fa orrore. detto ciò. i vegani non sono persone perfette, gia scriverti dal mio mac vuol dire che ho sfruttato le persone del terzo mondo per fabbricarlo, o della cina che anche se terzo mondo non è, siamo li. Poi le materie impiegate, la corrente, lo smaltimento..insomma, non molto ambientalista. sicuramente sarebbe il sogno di tutti, vegani e non, avere un piccolo appezzamento di terra per coltivare i propri frutti ma, prima di tutto avere un'ora al mese per fare una manifestazione non è come avere un'ora al giorno per curare la terra. poi non tutti abbiamo un pezzo di terra. io sul mio balcone a milano, al primo piano su una strada trafficata, ti assicuro che non sono riuscita a far sopravvivere neanche il basilico e l'origano. certo, magari imparando da qualcuno potrei riuscirci, ma è sicuramente un impegno non da poco, ed è bello che tu lo viva con tanta semplicità, ma sappi che non tutti sono capaci. ihihi.
      capisco il discorso dei grandi spazi per l'agricoltura, ecc. ma ti dico che in realtà essere vegani può significare anche solo non nutrirsi di animali, o vestirsi o usarli, ecc. non è detto che si voglia salvare il mondo da tutto. addirittura io conosco persone che non mangiano pasta, niente fritti, niente dolci o zucchero perchè fanno male. ok, fanno male, ma non c'entrano nulla con la scelta vegana. :) certo, dovremmo aspirare ad avere un mondo migliore, ma ci credo poco a salvare il pianeta se non si salvano prima gli animali! :)

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    2. quando dici che non torturi un animale ma lo uccidi solo per mangiarlo mi verrebbe da dire "e meno male!" volevi pure torturarlo? :P se uccidi un uomo senza averlo torturato, dovresti andare in galera lo stesso, no? (dico dovresti perchè siamo in italia e si sa come vanno certe cose). certo, un animale non è un uomo, ma secondo me dovrebbe avere gli stessi diritti. sono punti di vista. passando al punto due: i vegani incazzati. eheheh come li capisco. spesso anche io sono incazzata. immagina per un attimo di dover dire sempre le stesse cose, perchè mangi cosa, cosa mangi, perchè la pensi cosi, mille volte al giorno, e spesso anche piu volte alla stessa persona. immagina che la maggior parte degli altri, tra cui amici e parenti, ti prendano in giro, perchè la pensano diversamente da te, e cmq non riesci a goderti le grigliate di ferragosto (dato il periodo) o ogni volta che vai al ristorante devi dire "niente ingredienti di origine animale". due palle. inoltre il fatto che il resto del mondo non si renda conto di cose cosi ovvie, come quanto è giusto rispettare la vita di tutti gli esseri viventi, è davvero frustrante. certo, se tu poni le tue domande in modo educato e davvero per capire, come hai fatto qui con me, non avrebbe senso risponderti in modo nervoso e incazzato. però ti dico che non sempre si ha voglia di rispondere o discutere. io per esempio, che scrivo anche sul blog, nella vita reale, mi rompo le palle di discutere o spiegare. preferisco dire "cerca su internet" oppure stare zitta. perchè inevitabilmente si crea una situazione di disagio tra me e l'interlocutore perchè quello di cui parlo è la vita di milioni di animali che vorrei salvare, e sapere che ci sta davanti a me non se ne frega una beata mazza mi fa salire il sangue. non so come spiegarti. come ti sentiresti se qualche tuo amico ti dicesse "ho ucciso una bambina di 3 anni". ecco, so che sembra esagerato, ma il senso di rabbia è quello, perchè per me un animale qualsiasi è sacro come un bambino. in realtà mangiare in modo vegano dovrebbe disintossicare il corpo, alcuni studi hanno dimostrato che la carne crei uno stato di tensione e di nervosismo (addirittura alle donne vegane il ciclo diminuisce e questo capisci che porta ottimi benefici all'umore! eheh) ovviamente gli studi sono sempre da verificare, però non credo che la stronzaggine c'entri con il cibo. sapessi quanti vegani stronzi conosco! ma ne conosco altrettanti carnivori! forse bisogna ammettere che la maggior parte delle persone sono stronze, e basta. :)

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  13. infine il punto 3. teoricamente anche gli insetti sono animali. Alcuni come le mosche ecc. non hanno sistema nervoso, come le piante insomma, quindi non dovrebbero provare dolore. detto ciò, questo potrebbe solo pulirci la coscienza, ma eticamente è sbagliato comunque. personalmente non amo uccidere gli insetti. cerco di scacciarli fuori di casa e di liberarli dalle grinfie dei gatti quando è possibile, per poi metterli in balcone. però ci sono volte in cui la zanzara ti sta pungendo e non puoi fare a meno di reagire fisicamente alla puntura con uno schiaffo e di farla fuori. oppure quando uno scarafaggio inizia a correrti intorno ed hai paura di ritrovartelo nel letto...beh, la paura fa fare cose orribili. per esempio, se un bastardo entrasse in casa mia, per farmi del male, io non esiterei a cercare di ammazzarlo. è autodifesa, è paura. una cosa è andare in giro per la città a cercare gli insetti ed ammazzarli, oppure schiacciare una formica per strada mentre siamo seduti alla panchina, un'altra è reagire alla paura con azioni irrazionali. se un cane mi attaccasse per esempio io non esiterei a cercare di staccarlo con calci e pugni. ma quando si stacca non mi accanirei su di lui per ammazzarlo. questo è il senso. ti dico che se c'è una formica per strada e la vedo, io non la schiaccio. modifico il mio passo per lasciarla alla sua vita. è rispetto. se avessi la casa piena di topi o di formiche non userei mai metodi chimici o cruenti, ma cercherei soluzioni naturali per portarli fuori casa, non so. conosco una signora che ha la macchina piena di ragni e non li toglie perchè vive in campagna e quindi entrano sempre. ecco, io avrei abbandonato l'auto! :) spero di averti risposto a tutto, nel caso non fosse cosi, dimmi pure. :)

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  14. Sei stata fortunata (fortuna che non ho avuto io) a non incontrare animalisti cattolici :-)
    p.s. Non condivido ciò che pensi ma darei la vita...ehm , no, sarebbe troppo , diciamo che auspico che tu possa continuare a dirlo.

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    1. eheheh no, per adesso non ne ho incontrati...spero di non incontrarli allora!

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  15. Davvero simpatico questo post :D
    E quantomai vero.... mi fanno paura tutti questi strani animalisti... eheheheh ;)

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    1. grazie mille! anche a me...infatti li evito come la peste! :P

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  16. Tu dici che la vita degli esseri umani e quella degli animali è esattamente sullo stesso livello, e questa è una cosa che io trovo assurda, soprattutto perchè è un ideale romantico, da cartone animato di walt dysney e che nella dura realta' non ha nessuna valenza. Se avessi un bambino e malauguratamente si ammalasse di leucemia lo faresti morire per non curarlo coi chemio terapici perchè testati sui topi da laboratorio? La vita di tua madre o di un quaunque essere umano è uguale a quella di un pesce rosso? Ti fa orrore il tipo che alleva gli animali per poi macellarli, ma non ti rendi conto che invece è una persona da ammirare, lui non incentiva il mercato della carne di allevamenti in cui gli animali fanno una vita orrenda fno alla macellazione, come i vitellini a carne bianca ma tiene animali (suppongo bene) con una vita felice fino al giorno dell'uccisione. Cio' che voi animalisti dovreste capire è che l'importante per un animale è la qualita' della vita, non la quantita'. Questa cosa della sperimentazione animale poi è odiosa, io ho avuto mia madre malata di cancrol un linfoma non hodgking, se non si curava con le terapie fatte grazie alla sperimentazione animale a quest'ora era morta. Io vorrei vedere voi, animalisti vegani che dite che gli animali ed esseri umani sono sullo stesso livello se vostra madre, o un vostro bambino avesse una malattia cosi' orribile se vi preoccupereste dei ratti da laboratorio... se lo faceste sareste da ricovero, mi dispiace, non è un opinine ma un dato obiettivo.Poi dici che quando il tuo gatto acchiappa un insetto glie lo togli? Ma ti sembra di rispettare la natura del tuo gatto? il gatto è un cacciatore, lascialo vivere come tale, senza imporre su di lui le tue ideologie dovute al troppo benessere. Se eri in un paes del terz mondo vedi come ti passava questa smania del veganismo. Ma toglimi una curiosita', quindi hai un gatto, lo sai che i gatti sono carnivori obbligati in quanto hanno bisogno di assumere la taurina dalla carne giusto? Per l'oro mangiare carne non è un optional, in gatti privati della carne da proprietari folli animalisti , sono state riscontrate degenerazioni della retina e morte prematura, soffredno terribilmenete. Secondo te che coerenza hanno tutti quei fanatici animalisti vegani che hanno gatti? Che fanno? li fanno morire per le loro ideologie? O comprano le scatolette o carne?Io vedo l'animalismo esasperato come un totale non senso, che non porta da nessuna parte. Il discorso di essere vegetariani o vegani non mi sconvolge, perchè alla fine ognuno deve essere libero di mangiare cio che vuole, ma l'animalismo portato fino alla follia, quello che il pulcino ha lo stesso valore del bambino, quello che macellare un agnello è come uccidere un bambino, quella è pura follia e veramente non porta da nessuna parte, soprattutto appunto da quella gente che poi ha cani e gatti (animali carnivori) in casa

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    1. Ciao Salvo, io credo che il tuo commento non sia in cerca di un confronto, ma sia più che altro uno sfogo. Non ci crederai, ma anche la mia mamma ha avuto un tumore. Parli di oggettività, ma l'oggettività non possiamo darla ne io ne tu, forse nessuno può; perchè il pensiero è sempre e solo soggettivo. La scelta di essere contrari alla sperimentazione animale non è una scelta anti-scienza, anzi. Moltissimi medicinali arrivano alla sperimentazione animale e falliscono, vengono cosi bocciati e non usati sull'uomo. In realtà potrebbero salvarci, perchè i medicinali danno risultati diversi da persona a persona, e da specie a specie. Ma come tu giustamente fai notare, a me non importa la validità scientifica del metodo, a me importa l'etica. Per me, e per sempre più persone (visto la crescita esponenziale dei vegan in italia e nel mondo), gli animali hanno lo stesso diritto alla vita degli uomini. E' ovvio che per me mia madre o mio figlio non hanno lo stesso valore di un pesce rosso, non sarebbe certamente possibile, e chi lo afferma è un pazzo. concordo con te su questo. Ma penso anche che non siamo noi a decidere cosa sia importante e cosa no, possiamo deciderlo a livello personale, ma non universale. Mio figlio è anche più importante del tuo. Tuo figlio è più importante di quello del tuo vicino di casa. E' cosi. E se qualcuno ti avesse telefonato dicendoti: vuoi ammazzare tua madre o la vicina? E' una domanda assurda vero? Come si fa a scegliere? Eppure in cuore tuo sai benissimo cosa faresti se fossi costretto. o no? Ecco, la stesso scelta inutile la si pone davanti agli "animalisti": salvi un bambino o un cane? Ma che domanda è? E' ovvio che se stessero affogando nello stesso momento un bambino ed un cane, aiuterei prima il bambino, ma poi cercherei di salvare il cane, no? Ecco, ci hanno abituati a pensare che per far star bene il bambino, dobbiamo sacrificare il cane. Non è cosi. E se è stato necessario farlo fino ad oggi, adesso è arrivato il momento di responsabilizzarsi e soprattutto di non farsi prendere in giro. La vivisezione attualmente è inutile. Ma se vuoi approfondire o avere un confronto più esaustivo sulla questione ti consiglio di rivolgerti a medici antivivisezionisti, a me basta la mia etica, ma capisco che non possa valere per tutti. Se fossi stata in un paese del terzo mondo avrei chiesto ancor più a gran voce a tutti i paesi "sviluppati" di diventare vegani, perchè il consumo di risorse idriche, di campi coltivabili e l'emissione di gas, liquami ed inquinamento causati dalla zootecnica intensiva, affamano il mondo. La produzione di cereali/soia coltivati nella sola America in un anno, ed utilizzati per nutrire gli animali della sola America, potrebbero sfamare l'intero pianeta. Questo vuol dire che in Europa, in Asia, in Africa, ecc. nessuno dovrebbe coltivare, ma mangeremmo tutti. Quindi, prima di parlare del "terzo mondo", andiamo a capire chi sta riducendo cosi il mondo, e cosa possiamo fare concretamente con le nostre scelte per migliorare questa condizione. O perlomeno, io ci provo. tu?

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    2. Per la questione gatti, ho girato un video tempo fa su youtube. Dimmi una cosa: cosa mangia in natura un gatto? Come mai non esistono scatolette di topo, di uccellini, di lucertole o mosche? Eppure la natura vorrebbe questo no? Non ho mai visto un gatto azzannare una mucca. Certamente anche "detenere" animali in casa non è etico, concordo. Ma la maggior parte degli animalisti ha animali che ha salvato dalla morte, dagli stenti, dall'abbandono. La selezione naturale sicuramente avrebbe voluto che morissero, ma non viviamo più in uno stato di natura e poi siamo esseri compassionevoli (alcuni). Ti consiglio di non considerare gli "animalisti" come una categoria di persone, è una cosa stupida. Io ho conosciuto molti più animalisti cretini di "non animalisti" cretini. Ma anche molti "architetti" cretini, e "avvocati" cretini; e anche molte "femministe" cretine, e "cattolici" cretini, e "anti-pedofilia" cretini. Il fatto che più persone abbiano idee simili su alcune cose non fa di loro un gruppo omogeneo, purtroppo. Spero di averti risposto ma non ho la pretesa di cambiare il tuo pensiero, lo rispetto, anche se mi dispiace non essere d'accordo, come sempre in questi casi. Quello che alla fine ci dovremmo augurare tutti è il benessere diffuso, concreto, la pace insomma, quella che alcuni "vegani" cercano di ottenere con una scelta che spesso appare "folle". Che dire, ci stiamo provando cosi, magari tu potresti provarci in altro modo. La cosa importante è non criticare chi ci prova in qualche modo, stando fermi, perchè cosi come viviamo adesso non siamo felici, non in modo diffuso. Buona serata. :)

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