martedì 17 dicembre 2013

Biscottini a scacchi

In questo periodo pre-natalizio abbiamo voglia di dolcezze e di bellezza. Abbiamo voglia di coccolarci, e di coccolare le persone che amiamo.
Questi biscottini sono semplicissimi, potete anche regalarli, in una bustina graziosa chiusa con un nastrino di raso magari...




Difficoltà.  media
Tempo.  5 min. preparazione + 1 h riposo + 15 min. cottura



Ingredienti
200 gr farina 0
50 gr zucchero di canna
100 gr margarina (burro di soia)
30 ml acqua
1 pizzico di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di cacao amaro
Vaniglia oe  q.b.(opzionale)
1 cucchiaino di cannella in polvere

Procedimento
Unite la farina, lo zucchero e la margarina (meglio se autoprodotta) a temperatura ambiente.
Impastate con le mani. Unite il bicarbonato, il sale, e l'acqua poco per volta. Non superare la dose dell'acqua, cercate di essere precisi, al massimo mettetene meno, ma non di più. Se volete unite adesso una goccia di essenza di vaniglia, o una puntina di polvere bio di vaniglia.
A questo punto dividete l'impasto in due. Uno lo avvolgete nella pellicola. All'altro aggiungete il cucchiaio di cacao amaro e la cannella e impastate fino ad incorporarli in modo omogeneo. Avvolgete nella pellicola anche questo panetto e fateli riposare entrambi in frigo per un'oretta.
Trascorso il tempo, stendete le sfoglie tra due fogli di carta forno, aiutandovi col mattarello, fino ad un spessore di mezzo centimetro. Tagliate delle strisce di un centimetro e create il biscotto così: avvicinate una strinscia bianca, poi una al cioccolato e poi una bianca. Sovrapponete una al cioccolato, una bianca e un'altra al cioccolato. Compattate con le dita, per far aderire le strisce e aiutatevi anche col mattarello.
Tagliate i biscotti e disponeteli su una teglia rivestita da carta forno. Cuocere in forno pre-riscaldato a 180° per 15 minuti; finchè non sono leggermente dorati.
Sfornare, far raffreddare e ... divorare!



giovedì 12 dicembre 2013

Corsi di Cucina Vegan 2014

Ripartono i Corsi di Cucina Naturale a Milano!
Per tutte le info scrivete a naturalvchef@gmail.com

Sei interessato a seguire un corso di cucina naturale?

Seguici sul sito dedicato Natural Vegan Chef .

Qui il Calendario del primo quadrimestre 2014:

Qui il Programma di ogni corso: 


domenica 8 dicembre 2013

Vellutata di ceci e rosmarino

Il natale è sempre più vicino... adoro andare in giro a comprare i regali di natale, ma purtroppo finisce sempre che compro anche qualche regalino per me!
Ma veniamo a noi, ho mangiato questa vellutata in un comunissimo locale di Milano, non conosco la ricetta, ma me la sono inventata!
Ho anche fatto da me dell'ottimo pane, con farina manitoba e di semola, ma voi potete tranquillamente accompagnare la vellutata con dei crostini, dei grissini o qualsiasi tipo di pane.
Scusatemi se non scrivo le quantità, ma spesso la cucina è intuizione, e quando cucino non peso e non scrivo.  Cosi sarete liberi di seguire il vostro istinto.. state tranquilli, verrà benissimo!




Difficoltà.  facile
Tempo.  cottura ceci + 20 minuti



Ingredienti
ceci (cotti da voi o comprati già cotti)
rosmarino fresco in rametti
dado vegetale biologico (o autoprodotto)
olio evo
aglio

Procedimento
Scaldare in una pentola due cucchiaio d'olio evo, e far imbiondire uno spicchio d'aglio. Eliminarlo e aggiungere il dado e dell'acqua (metà rispetto al peso dei ceci). Non appena il dado si sarà sciolto, tritare i ceci cotti e unirli al brodo. Unire anche un paio di rametti di rosmarino non sgranati perchè cosi potremo eliminarli alla fine. Far cuocere, mescolando ogni tanto, a fuoco medio basso per 10 minuti almeno, anche 15, finchè la vellutata non sarà pronta.
Non servirà il sale, perchè il dado è già molto saporito.
Servire calda.

Questo è il mio pane:

E adesso veniamo a noi... ecco cosa mi sono regalata oggi: due portatovaglioli a forma di gallinelle rosa!
Non sono splendidi? Secondo me si!


Vi saluto, mostrandovi la mia passione giornaliera: casette di carta!
Qui in versione portacandela... il natale è sempre più vicino.


giovedì 5 dicembre 2013

Fabulous su Funny Vegan

E' sempre bello essere citati nel mondo virtuale o cartaceo da riviste e blog importanti.
Se poi questa citazione avviene a mia totale insaputa è ancora piu bello, perchè mi ricompensa di tanto lavoro. Sapere che arrivo, che tante persone mi seguono, anche chi non commenta, sapere che qualcuno ha usato una mia ricetta, o ha preso spunto, questo è quello che mi fa felice!
Mi trovate sul numero 6 di Funny Vegan, a pagina 80! :)





Grazie mille Funny Vegan per questo bel regalo! :)

sabato 30 novembre 2013

Cheescake di tofu al cioccolato

Oggi qui a Milano nevica...prima neve di questo inverno... conviene coccolarsi.




Difficoltà.  facile
Tempo.  30 minuti preparazione + riposo in frigo



Ingredienti
per la base:
180 gr biscotti vegan
150 gr cioccolato fondente
per la crema di tofu
250 gr tofu al naturale (di tipo compatto, non silk)
100 gr zucchero di canna
3 cucchiai di cacao amaro
panna dolce vegetale q.b.
per la crema di cioccolato
50 gr cioccolato fondente
20 gr farina 0
50 gr zucchero di canna
200 gr latte di soia
1 pizzico agar agar
Per guarnire:
mandorle, nocciole, pistacchi, ecc.

Procedimento
Iniziamo sciogliendo in un pentolino il cioccolato. Potete scioglierlo a bagno maria o direttamente nel pentolino con poca acqua, mescolando finchè non sarà totalmente sciolto.
Tritate i biscotti e in un contenitore unite con il cioccolato sciolto, lavorate con le mani e stendete in un contenitore per darvi la forma della base (meglio se di silicone, cosi sarà più facile sformarlo).
Fate riposare in frigo. Intanto tagliate a pezzi il tofu, unite con lo zucchero e il cacao e iniziate a lavorare col minipimer. In base alla consistenza del vostro tofu, se è resistente e non riuscite a lavorarlo, aggiungete un cucchiaio di panna dolce alla volta. Non aggiungete troppa panna perchè il composto deve risultare compatto, non liquido.
Una volta che sarà omogeneo, sformate le base su un piatto, e create il primo strato con la crema di tofu.
Fate riposare in frigo.
A questo punto sciogliete il cioccolato per la crema di copertura, poi togliete dal fuoco e aggiungete farina, zucchero e agar agar (potete sostituire l'agar agar con un cucchiaio di maizena). Mescolate bene e aggiungete a poco a poco il latte, mescolando in continuazione e aggiungendo altro latte solo quando quello di prima si sarà completamente amalgamato. Unito tutto il latte, riportate il pentolino sul fuoco, a fiamma bassa e mescolando sempre, fate cuocere finchè non addensa.
Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
Una volta freddo, coprite lo strato di crema di tofu con questa crema al cioccolato, guarnite con mandorle, nocciole, pistacchi, o quello che volete. E fate riposare in frigo fino al momento in cui lo servirete.
E' molto dolce... ma a volte ci sta!


giovedì 28 novembre 2013

Pane ciabatta di semola di grano duro

Inizia a fare davvero freddo... e non ho alcuna voglia di uscire per andare a fare la spesa. Ma una casa senza pane è una casa vuota, quindi si autoproduce.
Ho voluto creare queste ciabatte, molto croccanti all'esterno e con poca mollica morbida all'interno.




Difficoltà.  facile
Tempo.  10 min. preparazione + 4 ore riposo + 45 min. cottura



Ingredienti
500 gr farina di semola di grano duro
50 gr farina 0
20 gr lievito di birra fresco
350 gr acqua calda
10 gr sale fino
1 cucchiaino di zucchero di canna
farina q.b.

Procedimento
Sciogliere il lievito in 50 grammi dell'acqua calda. Unire le farine, il sale, il cucchiaino di zucchero e il lievito sciolto. Mescolare. A poco a poco unire l'acqua restante, prima mescolando con una forchetta e poi impastando con le mani amalgamando bene gli ingredienti e formando una palla liscia. Infarinare una ciotola di plastica e mettere la pagnotta ottenuta dentro. Far riposare nel forno con la luce accesa (alla temperatura massima di 50°) per due ore, coperto da un canovaccio umido.
Trascorso il tempo, rigirare la palla cresciuta sul tavolo su cui avrete messo della carta forno. Non bisogna rilavorare l'impasto, anzi, va toccato il meno possibile.
Tagliare l'impasto cresciuto col coltello per creare le ciabatte, e allargare ogni rettangolo leggermente con le mani. Infarinare leggermente e infornare alla stessa temperatura di prima, coprendo col canovaccio umido per un'ora.


Dopodichè togliere il canovaccio e alzare la temperatura a 210° per 10 minuti, poi proseguire la cottura a 200° per 35 minuti, finchè non sarà cotto.


Ovviamente la cottura varia in base alla grandezza delle ciabatte.


Bon Appétit! :)

mercoledì 27 novembre 2013

Seitan fatto in casa (versione professionale)

Dopo aver lavorato a questa ricetta con la mia amica Samantha, e averla proposta nel nostro corso di cucina, sono felicissima di presentarvi una ricetta sicura e che vi farà risparmiare tantissimi soldi.
Spesso, troppo spesso, il seitan in commercio è gommoso e duretto; con questo seitan fatto in casa, avrete una morbidezza unica. ASSICURATO FABULOUS 100%! Soddisfatti o rimborsati! ihihih

Premessa: vi sembrerà un processo lunghissimo e laborioso, in realtà ci vuole meno a farlo che a dirlo!
Dopo che l'avrete fatto per la prima volta, la seconda sarà un gioco da ragazzi, e vi verrà naturale!




Difficoltà.  medio
Tempo.  1h preparazione + 1h cottura + 6 ore riposo



Ingredienti (per 450 gr di seitan)
1kg di farina 0 manitoba (se non utilizzate la manitoba verrà bene lo stesso, ma avrete 250 gr di seitan)
1 cucchiaio di sale fino
600ml acqua (prima fase)
1 litro acqua (seconda fase)
2 litri acqua (terza fase)
1 pezzo alga kombu
spezie provenzali fresche miste
50 gr salsa di soia
1 dado vegetale bio (oppure carote, sedano, cipolle per farlo da voi)

Procedimento
Uniamo il cucchiaio di sale fino alla farina e pian piano uniamo i 600 gr di acqua, mescolando e poi impastando con forza. Mettete il panetto ottenuto in una ciotola capiente e versate un litro d'acqua fino a coprirlo. La quantità d'acqua dipende dalla grandezza della bacinella. La cosa fondamentale è che il panetto sia completamente sommerso. Coprite e fate riposare in frigo per almeno 6 ore. Meglio se tutta la notte. Conviene quindi prepararlo la sera e cucinarlo il giorno dopo.
Una volta trascorso il tempo, mettete la bacinella nel lavandino e aprite il rubinetto in modo che scenda l'acqua a filo. Impastate il panetto con le mani, nell'acqua. Questa operazione può essere fatta in due modi. Il primo è tenendo sempre l'acqua aperta, a filo. Il secondo è riempiendo la bacinella di acqua, lavorando, e cambiando l'acqua solo quando diventa bianchissima. (in questo modo si spreca meno acqua).
Questa è una cosa che non mi piace molto, ovvero sprecare tutta questa acqua.
Lavorando il panetto vi sembrerà che si disfi sotto le mani, ed in effetti le fibre della pasta si stanno rompendo, liberando l'amido nell'acqua che diventa bianca, e lasciando come parte consistente solo il glutine, che sarà il nostro seitan.


Lavorate, lavorate, lavorate. Ci vorranno almeno 40 minuti di "impastamento", e potrete smettere solo quando l'acqua della bacinella risulterà limpida e non più bianca. L'elemento che colora l'acqua di bianco è l'amido. Se rimane dell'amido nel nostro seitan, in cottura si spugnerà e avrete dell'ottimo pane bagnato invece del compatto e gustoso seitan!
Intanto preparate anche il brodo con un paio di litri d'acqua nella vostra pentola, versate la salsa di soia, l'alga kombu e le spezie fresche, più sono meglio è. E' proprio questo brodo che darà sapore al vostro seitan!
A questo punto, lavorando lavorando, il vostro panetto sarà passato dalla fase "si scioglie tra le mani", alla fase "glutine appiccicoso". Ecco, questo glutine è il vostro futuro seitan!


Nel panno di cotone bianco (che avrete precedentemente bollito in acqua e aceto e poi fatto asciugare) decidete se dare al seitan la forma a "salsicciotto" o a "caciotta". Io preferisco la caciotta, perchè poi verranno delle belle fette grosse.
A questo punto stringere il panno intorno al glutine, stretto stretto, compattandolo il più possibile.
ATTENZIONE: non utilizzate un panno troppo grande, non fate troppi giri di cotone intorno al seitan, altrimenti cuocerà di meno!
Con lo spago chiudete il panno. Io faccio sempre delle chiusure doppie, in modo che se un pezzetto di spago dovesse rompersi, non rischiate di rovinare tutto.


Il glutine deve stare strettissimo nel panno per poter essere alla fine un seitan compatto e non spugnoso.
Quando il brodo bolle, immergete il glutine nel panno e fate cuocere per un'ora, assicurandovi che sia sempre sommerso.


Trascorso il tempo, tirate via il seitan e liberatelo dal panno quando è ancora caldo, cosi eviterete che si attacchi e che si rompa. Fate raffreddare prima di tagliarlo per cucinarlo come preferite.
Il seitan va conservato in frigo sommerso dello stesso brodo di cottura.

IL CONSIGLIO IN PIU': per mia personale esperienza, il seitan cosi cotto è ancora più buono dopo qualche ora (o un giorno) in frigo nel suo brodo. Si scurisce esternamente e si insaporisce ancora di più.


martedì 26 novembre 2013

Serata Vegan Calabrese


Venerdì 20 dicembre 2013, Natural Vegan Chef, in collaborazione col locale calabrese Za Rosa di Milano, organizza una serata di cucina calabrese totalmente vegan.
I piatti presentati saranno una rivisitazione naturale, con ingredienti di stagione, della buonissima cucina calabrese, con alcuni accenti tipicamente piccanti, ma non solo; la cena infatti è pensata per accontentare i gusti di tutti.  
Il costo dell'intero menù, compresa la bevanda, è di 28 euro.
E' possibile richiedere un menù semplificato per i bambini.
E' richiesta la prenotazione.

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci al 328.6914418

Qui trovate l'evento su facebook

giovedì 21 novembre 2013

Orecchiette alle cime di rapa

Forse non tutti sanno che....sono nata in Puglia! Anche se a soli 4 anni sono andata via, ogni estate ho vissuto ben due mesi pieni di mare pugliese...e mangiato le delizie di mia nonna e di questa terra ricca ma semplice.
Vi propongo un piatto tipico, semplicissimo ma buono, buono, buono.




Difficoltà.  facile
Tempo.  45 minuti



Ingredienti
Orecchiette tipiche pugliesi (fresche o secche, le trovate in tutti i supermercati; oppure le autoproducete)
Cime di rapa
Olio evo
Aglio
Peperoncino

Procedimento
Fate bollire una pentola d'acqua salata, in cui immergete le cime di rapa pulite e private delle parti più dure degli steli. Fate cuocere per 20/30 minuti, finchè non saranno morbide. A questo punto nella stessa acqua e insieme alle cime, buttate la pasta e fate cuocere finchè non sarà al dente.
Intanto versate in una padella ampia 4 cucchiai di olio (deve essere abbondante) e fate imbiondire l'aglio. In base al gusto potete mettere più o meno spicchi, io per due persone uso due spicchi d'aglio con l'anima e tagliati a pezzi (si...ci piace l'aglio!).
Una volta cotta la pasta scolatela insieme alle cime e versate tutto nella padella con l'olio. Mescolate e fate cuocere pochi minuti, per far insaporire nell'olio e nell'aglio sia la pasta che le cime.
Potete condire adesso con il peperoncino, oppure metterlo in una ciotolina a tavola, in modo che ogni commensale possa decidere quanto metterne.

Un piatto delizioso!


lunedì 4 novembre 2013

Cheescake vegana senza tofu

Questa è una ricetta totalmente inventata. Non avevo in casa tofu e ho creato questa versione. Il sapore è molto delicato e si può intensificare con della frutta fresca di stagione, secondo i propri gusti.
Ah dimenticavo! Non c'è cottura! :)




Difficoltà.  facile
Tempo.  15 minuti preparazione + 1 ora riposo



Ingredienti (per una cheescake piccolina)
per la base:
100 gr biscotti vegan
60 gr margarina
20 gr zucchero di canna
per la crema:
70 gr mandorle pelate
55 gr panna dolce non montata
vaniglia
per decorare:
farina di pistacchi
pistacchi tritati
mandorle pelate
(potete usare frutta fresca, o una marmellata)

Procedimento
Nel mixer tritate i biscotti. Poi unite la margarina e lo zucchero e impastate con le mani.
Mettete l'impasto nella formina e compattate. Mettete in frigo per un'oretta.
Intanto tritate le mandorle nel mixer, unite un pò di vaniglia e la panna e mescolate. Otterrete anche qui un composto morbido. Mettetelo in frigo e aspettate che la base sia pronta.
Una volta indurita la base, sformatela e con un cucchiaio o una paletta ricoprite con la crema solida di mandorle. Spolverate con la farina di pistacchi e con i pistacchi tritati e le mandorle per decorare; oppure con la frutta fresca e, se volete un sapore più deciso, con un sottile strato di marmellata.



domenica 3 novembre 2013

Patate a fisarmonica

Queste patate sono di sicuro effetto scenico, oltre ad essere molto buone.
Io le ho realizzate per la cena di Halloween. Quest'anno non ho fatto nulla tipicamente horror, mi sono dedicata al gusto e all'abbondanza! :)




Difficoltà.  facile
Tempo.  10 minuti preparazione + 1 ora cottura 



Ingredienti
patate (un paio a persona)
rosmarino fresco
margarina (meglio se autoprodotta) opzionale
olio evo
sale
pepe nero (opzionale)

Procedimento
Preriscaldate il forno a 200 gradi. Intanto sbucciate le patate, lavatele e con un coltello incidete tanti tagli, uno dietro l'altro, alla distanza di mezzo centimetro l'uno dall'altro, senza spingere il coltello fino in fondo, ma lasciando un centimetro e mezzo "di base", altrimenti la patata si rompe ovviamente.
Delicatamente con le mani inserite in ogni taglio qualche pezzetto di rosmarino.
Mettete le patate in una pirofila, con i tagli verso l'altro e spennellate con la margarina. Versate su tutte un filo d'olio, salate e unite il pepe nero se vi piace.
Infornate per 40 minuti a 180°/200° e per altri 10 minuti, alla fine, al massimo del vostro forno, che sarà sui 250° circa.  Sfornate e fate raffreddare prima di servire.
Sono abbastanza facili da realizzare e secondo me si prestano ad avere un ottimo risultato scenico e di gusto! :)

Ed ecco a voi la mia personale versione della zucca di Halloween...ovviamente in stile shabby chic! :)
(Ho comprato una zucca ornamentale dal fruttivendolo e l'ho dipinta con la pittura bianca muraria...niente di eccezionale, ma secondo me molto romantica!)



sabato 2 novembre 2013

Orecchiette in salsa di barbabietole e cavolo romano

Questa ricetta nasce dalla voglia di nobilitare un pranzo qualsiasi... insomma, possiamo anche tirarcela un attimino in cucina no? In giro si vedono tante ricette, tanti programmi di cucina, che a dire il vero non mi convincono del tutto... e cosi ho preso spunto per le barbabietole da un programma tv, e poi ci ho messo tutto il resto! :)




Difficoltà.  facile
Tempo.  30 minuti



Ingredienti (x 2 persone)
200 gr barbabietole già cotte
250 gr cavolo romano
metà aglio
1 pezzo di zenzero fresco
zenzero in polvere
acqua
sale grosso e fino
100 gr orecchiette pugliesi (per 50 gr di pasta a testa, ma in base al bisogno aggiungete)
olio evo

ProcedimentoFate bollire due pentole d'acqua, in cui avrete versato del sale grosso.
In una aggiungete un pezzetto di zenzero fresco, e quando bolle versate il cavolo romano a pezzetti.
L'altra pentola d'acqua è per le orecchiette.
Intanto frullate le barbabietole con due cucchiai di olio evo, un pizzico di sale e la metà d'aglio.
Preparate un pentolino in cui scalderete il purè di barbabietole ottenuto.
Quando il cavolo romano sarà cotto, frullatelo nello stesso mixer di prima, dove saranno rimasti alcuni rimasugli di purè di barbabietole per avere un composto rosa. Oppure pulire il mixer per avere un composto verdino. (lasciate qualche pezzetto di cavolo integro, per decorare il piatto)
Una volta cotte le orecchiette mischiarle col purè di cavolo.
Scaldare quindi il purè di barbabietole nel pentolino e creare lo strato base nel piatto.
Poi adagiare al centro le orecchiette e spolverare lo zenzero in polvere. Decorare con un pezzetto di cavolo.

A me piace moltissimo l'effetto cromatico del piatto, e anche il sapore è molto buono. La barbabietola con l'aglio è vincente, il cavolo e le orecchiette si sposano a perfezione e lo zenzero da un sentore di leggerezza e di leggera piccantezza al tutto.

p.s. come vedete il piatto cosi composto risulta molto "chic", io dopo la foto ci ho fiondato dentro altri 50 gr di pasta! ihihih


martedì 29 ottobre 2013

Zuccotto di zucca

Morbidissimo dolce con un leggero sentore di liquore, la freschezza della panna e il sapore deciso della crema di zucca.  Questo zuccotto rende giustizia al nome che porta!






Difficoltà.  difficile
Tempo.  1 ora e mezza + 2 ore riposo



Ingredienti
150 gr farina 0
100 gr zucchero di canna
10 gr marsala
2 cucchiaini curcuma
30 gr olio di mais
150 gr latte di riso
6 gr cremor tartaro
(+1 cucchiaio colmo di purea di zucca)

per le creme:
150 gr zucca già pulita
70 gr acqua
20 gr farina 0
50 gr latte di riso
50 gr zucchero di canna
1 gr agar agar
1/2 cucchiaino vaniglia in polvere
100 gr panna vegetale per dolci
1 cucchiaio zucchero a velo di canna

Procedimento
Facciamo ammorbidire la zucca in un pentolino con 70 gr di acqua, cuocendo a fuoco basso per 10 minuti,

finchè l'acqua non si sarà assorbita e avremo una purea omogenea.

Intanto scaldiamo il forno a 180°.
In una ciotola uniamo la farina, lo zucchero, un cucchiaio della purea di zucca, la curcuma, il marsala e l'olio. Mescoliamo. A filo aggiungiamo il latte e mescoliamo. Aggiungiamo il cremor tartaro e versiamo il composto in una teglia da massimo 20 cm di diametro.

Facciamo cuocere in forno statico per 15 minuti e controlliamo la cottura con lo stuzzicadenti. Sforniamo e facciamo raffreddare.
In un pentolino prepariamo la crema di zucca: uniamo i 20 gr di farina ai 50 di zucchero e 1 gr di agar agar. Mescoliamo e uniamo tutta la purea di zucca. Uniamo a filo i 50 gr di latte di riso e mescoliamo a fuoco basso finchè il composto non si addenserà. Uniamo la vaniglia e mescoliamo. Facciamo raffreddare.
Intanto prepariamo una ciotola con dentro la pellicola alimentare. Tagliamo il dolce ormai tiepido. Prima tagliamo un sfera che sarà la base, poi tanti quadrotti. Eliminiamo la parte di sopra del dolce che in cottura si è indurita rispetto al dentro e creiamo la calotta del nostro zuccotto  spingendo il dolce con le mani sulla pellicola.

Intanto montiamo la panna col cucchiaio di zucchero a velo, e creiamo il primo strato del ripieno dello zuccotto con 2/3 della panna. L'altro 1/3 lo mischiamo con la crema di zucca e farciamo con questa l'ultimo strato dello zuccotto. Chiudiamo con il taglio rotondo che abbiamo ricavato dal dolce e copriamo con la pellicola.

Facciamo riposare in frigo per almeno 2 ore.
Prima di servire, rigirare lo zuccotto su un piattino, tirando piano la pellicola. E' possibile guarnire con uno spago alimentare per creare i solchi tipici della zucca e con della pasta di zucchero autoprodotta per le foglie.

Io lo trovo splendido e buonissimo. Un vero dolce Fabulous!

Questa ricetta partecipa al Contesta A TUTTA ZUCCA di Briciole di Cesca*QB

lunedì 28 ottobre 2013

Gnocchi di zucca in crema al topinambur

Gli gnocchi di zucca sono molto famosi accompagnati con i carciofi, ma i carciofi non li ho, e sinceramente sono un pò rompini da pulire, cuocere, ecc. Così mi sono detta "il topinambur cotto ha lo stesso sapore dei carciofi!" ed essendo tuberi basta sbucciarli! E cosi ho creato questo piatto.
Buonissimo.




Difficoltà.  facile
Tempo.  20 minuti





Ingredienti (x 2 persone)
250 gr di gnocchi di zucca (qui trovate la ricetta)
160 gr di topinambur
100 gr besciamella (autoprodotta o comprata) (potete sostituire con panna vegetale)
olio evo
aglio
sale
foglie di salvia per decorare

Procedimento
Mettete a bollire l'acqua per gli gnocchi, e nel frattempo sbucciate i topinambur e tagliateli a pezzettini.
Scaldate in pentola un cucchiaio di olio evo e l'aglio, finchè non imbiondisce, poi eliminatelo e versate il topinambur. Fatelo saltare un pò in padella, poi aggiungete 1/4 di bicchiere d'acqua e coprite col coperchio, lasciate cuocere per 5 minuti a fuoco medio basso, finchè sarà morbido. Salate.
Intanto l'acqua sarà venuta a bollire, versate gli gnocchi e fate cuocere finchè non saliranno a galla. Scolateli.
Nella padella del topinambur aggiungete la besciamella e mescolate a fuoco basso per pochi secondi. Se volete, potete anche tritare i topinambur e la besciamella, ma a me piace sentire i pezzettini morbidi che si sciolgono in bocca!
Aggiungete gli gnocchi e mescolate.
Impiattate, decorate con le foglie di salvia fresca e servite.
Gnam!


Questa ricetta partecipa al contest A TUTTA ZUCCA di Briciole di Cesca*QB


Gnocchi di zucca

Questa ricetta non è complicata, ma il procedimento è un pò lungo, quindi vi consiglio di farne tanti cosi li potete congelare.





Difficoltà.  facile
Tempo.  1 ora 



Ingredienti
500 gr zucca pesata con la scorza ma senza semi
450 gr di patate con la buccia
250 gr di farina di semola + q.b. per lavorare
noce moscata
pepe nero
sale
Procedimento
Fate bollire una pentola con l'acqua, in cui farete cuocere le patate con tutta la buccia finchè non saranno morbide.
Intanto tagliate a fette la zucca e infornatela a 200° per almeno 20 minuti, deve ammorbidirsi.


Una volta cotte, schiacciate nello schiacciapatate sia le patate che la polpa della zucca.
Aggiungete due belle manciate di sale, una bella grattata di pepe nero e la noce moscata.
Amalgamate e aggiungete poco alla volta la farina.
Il composto all'inizio è molto appiccicoso, ma l'importante è che alla fine sia compatto.
Dividete l'impasto cosi ottenuto in pezzetti e formare con le mani dei salsicciotti sottili, che poi taglierete in pezzetti col coltello e tirerete sul "tarocco" (lo strumento di legno per fare le righe agli gnocchi), ma potete usare tranquillamente una forchetta.


Infarinate bene bene gli gnocchi per evitare che si attacchino gli uni agli altri.
Potete cuocerli subito, buttandoli in acqua bollente e quando verranno a galla saranno cotti. Ci mettono meno di due minuti.
Oppure potete congelarli come vi dicevo prima.
Sono proprio bellini di questo colore giallo che si ravviva una volta cotti. :)

domenica 27 ottobre 2013

FAIRTRADE: la certificazione etica

Conoscevo già Fairtrade perchè nei corsi di cucina che faccio molti prodotti che uso sono certificati da loro, ma non avevo mai approfondito chi fossero e cosa facessero di preciso.
Ho avuto l'opportunità di conoscerli meglio e di persona alla fiera HOST di Milano in cui mi hanno invitata (perchè l'accesso è riservato agli addetti al settore).


Chi sono: Un'azienda che certifica prodotti etici. Cosa vuol dire etici? Che non sfruttano le persone, l'ambiente, le risorse e (in parte) gli animali.
(in parte perchè la maggior parte dei prodotti da loro certificati, direi il 95% sono vegan, e c'è un 5% di vegetariano).

Cosa fanno: si tratta di commercio equosolidale. La parola Fairtrade infatti significa questo.
Lavorano con aziende grandi, medie e piccole di coltivatori e produttori che garantiscono un salario minimo e giusto ai lavoratori. Tante volte non ci pensiamo, ma dietro il cacao, il caffè, lo zucchero, che arrivano da luoghi per noi lontanissimi, ci sono tanti lavoratori sottopagati e sfruttati. E non è giusto, per cui bisogna scegliere prodotti che garantiscano nessuno sfruttamento.



Cosa mi piace: oltre al salario minimo per i lavoratori, la fairtrade garantisce un bonus di guadagno che l'azienda locale utilizza per progetti sociali, votati democraticamente dai lavoratori. Così alcuni produttori hanno creato scuole, altri una pensione, altri la copertura medica. Direi che questo è bellissimo e importante.

Sul loro sito Fairtrade italia trovate i prodotti che certificano, dal cibo, ai cosmetici e dove trovarli in base alla vostra città.   I loro prodotti infatti li trovate anche nei grandi supermercati e non solo nei negozietti naturali, e questo è un grandissimo vantaggio.

La maggior parte dei prodotti sono biologici, e Fairtrade punta molto sull'incentivare questo tipo di agricoltura.
La fascia di prezzo, secondo me, è media. Ci sono prodotti economici e medi. Quando vediamo un prezzo per stabilire se è alto, medio o basso, dobbiamo valutare tante cose che spesso non siamo in grado di sapere. Ecco, quando troviamo il simbolo Fairtrade, sappiamo cosa e chi c'è dietro, e cosa stiamo pagando.
Ora una carrellata di prodotti certificati Fairtrade che potete acquistare ad occhi chiusi! :)













E voi? Conoscete questa certificazione? :)